Il settore che riguarda le politiche e gli interventi per contrastare la povertà e il disagio adulto è molto ampio ed eterogeneo. La questione povertà richiede un complesso insieme di interventi e azioni da porre in atto per contrastarla trattandosi di un fenomeno multifattoriale. Per evitare che un individuo già deprivato precipiti in situazioni di totale indigenza è necessario agire su più fronti: casa, lavoro, sostegno psicologico e sanitario, scolarizzazione e professionalizzazione, rete relazionale. Con il termine "disagio sociale adulto", invece, ci si riferisce a condizioni di solitudine, isolamento, problematiche relazionali, borderline, derivanti non solamente da una patologia specifica, ma da deficit di tipo sociale, problematiche di cui sono sempre più spesso portatori soggetti adulti.
La legge quadro 328/00 ha tentato di sistematizzare e offrire indicazioni rispetto agli interventi da attuare, mediante finanziamenti ad hoc al fine di contrastare il disagio sociale adulto; in particolare si prevedono interventi urgenti per le situazioni di povertà estrema e per la lotta all’esclusione sociale.
Gli interventi attuati per favorire l’inclusione sociale di adulti in difficoltà sono raggruppabili nelle seguenti aree:
- sostegno economico
- accoglienza abitativa
- fornitura di beni di prima necessità
- lavoro
- promozione e riduzione del danno.
Vengono perciò attuati vari interventi di:
- prevenzione, tramite attività informativa e formativa;
- sensibilizzazione;
- segretariato sociale;
- sostegno all’inclusione sociale, tramite orientamento, accompagnamento al lavoro e formazione professionale.
È da evidenziare l’impegno dell’Ambito Sociale 3 nel lavoro di messa a sistema degli interventi e prestazioni erogati dai comuni, sviluppando una funzione di supporto e supervisione, cercando di rendere omogenee su tutto il territorio le modalità ed i criteri per l’erogazione di alcune prestazioni essenziali.