La terminologia “malattia mentale” attiene a un insieme eterogeneo di patologie che mettono in relazione una serie di segni e sintomi che compromettono significativamente sia il modo di pensare, sia la sfera emotiva, sia pure le relazioni sociali. L'origine multifattoriale e la sempre maggiore frequenza di disturbi psichici rendono inefficace qualunque strategia tesa ad affrontare il problema sulla base dei soli interventi di carattere sanitario.
In riferimento all'art .14 della L. 328/00, l’Ambito Sociale 3, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale, ha implementato strategie nuove coinvolgendo nel processo una pluralità di soggetti sociali quali: la famiglia, gli Enti Locali, la scuola, le associazioni del terzo settore e la comunità.
A differenza di altre malattie o handicap fisico, la malattia mentale, oltre ad investire direttamente la persona che vive il problema e la sua famiglia, produce nella società degli atteggiamenti di chiusura e pregiudizi dovuti essenzialmente alla non conoscenza della malattia, non favorendo quindi il reinserimento sociale di chi vive direttamente il problema.
L'Ambito Sociale 3 mira alla soddisfazione dei principi generali di lotta all’emarginazione, partecipazione, centralità del territorio. Gli obiettivi prioritari riguardano principalmente la prevenzione primaria, secondaria e terziaria:
- evitare l’insorgenza della patologia psichiatrica;
- evitare l’ampliarsi della nuova cronicità e il ricorso all’istituzionalizzazione;
- costruire un sistema di supporto per le famiglie tramite l’attivazione di risorse esistenti valorizzando la famiglia stessa.